LAMBRO - un “fil bleu” per la Città Metropolitana di Milano
Una proposta del Greem per sognare “INSIEME”
Il fiume Lambro, dal latino lambrus e dal greco lampròs (lucente), è l’asse portante della rete ecologica a est della Città di Milano. Le sue acque sono state cristalline, come scriveva Francesco Petrarca nel 1353: “A pie del colle scorre il Lambro limpidissimo...”., fino agli anni del miracolo economico e dell’industrializzazione del nostro paese. I più anziani ricordano che nel Lambro venivano pescati pesci e gamberi di fiume. Negli anni successivi, con gli scarichi industriali e urbani, i pesci hanno cessato di esistere.
Nel corso dell’ultimo ventennio si è però registrata una inversione di tendenza, dovuta a una cresciuta coscienza dei cittadini e a una maggiore attenzione da parte delle Amministrazioni locali interessate. Anche grazie al contributo del sistema depurativo della città di Milano, andato a regime nel 2005, si spera che il fiume Lambro possa nuovamente fare onore al suo nome. La sfida dei prossimi anni è che il suo bacino, specialmente nel tratto milanese (dai parchi di via Adriano fino alla Vettabbia), possa diventare la struttura portante di collegamento tra la città di Milano, i suoi cittadini e cittadini degli altri Comuni rivieraschi. Il fiume Lambro non dovrà più essere il cortile di dietro, dove nascondere i panni sporchi, ma uno dei giardini della città metropolitana. Ci sono già studi e progetti sui diversi tavoli istituzionali e gli esempi internazionali dimostrano che la riqualificazione dei corsi d’acqua, oltre ad essere possibile, può divenire anche un motore per l’ economia locale (Valle della Rurh in Germania, Madrid Rio, Rio Ebro in Spagna ecc).
Il 2015 è una data importante per il GREEM - Gruppo Ecologico Est Milano, perchè festeggia i suoi 30 anni di attività e di servizio alla Città. Dal settembre 1985 il Greem si occupa di acque, parchi e sostenibilità, con azioni mirate a sensibilizzare e promuovere la cultura del rispetto per l’ambiente e la natura. Gli studi e i progetti sono stati tanti, a partire da “L’attività del Greem”, uno studio sul parco Forlanini con proposte di miglioria durato due anni e presentato nel 1988, per proseguire con “Percorso Verde” un progetto di pista ciclo-pedonale per collegare Milano all’Idroscalo attraverso i parchi Forlanini e Novegro. Negli anni successivi “Il giardino del Greem” con gli orti didattici per le scuole al parco Alessandrini, il progetto “M.A.I.S.” con l’Area Sperimentale e Didattica, fino al progetto “INSIEME”, sviluppato con numerosi altri soggetti associativi, scientifici e istituzionali nel parco della Vettabbia e nella Valle dei Monaci, all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
Per i prossimi 10 anni proviamo ad immaginare un Est Milanese molto più coeso e dinamico, con il fiume Lambro come asse portante e anello di congiunzione della natura a est della città, un “fil bleu” che collega una collana di parchi interconessi tra di loro - Parco Adriano, Parchi Lambro e Lambretta, Parchi Forlanini-Idroscalo- Monlue, e infine Parchi Alessandrini, Cassinis e Vettabbia, con efficienti piste ciclabili, orti diffusi ed eventi coordinati tra i vari parchi, anche sovracomunali come il Parco della Media Valle del Lambro e Parco Agricolo Sud Milano. Una collana di parchi collegati da un “fil bleu” e che, come diceva Pierre Donadieu (‘Campagna urbane’ Actes Sud 1998/Donzelli Roma 2006), “...soltanto nei parchi a metà strada fra i parchi urbani e i parchi naturali, con il consenso degli agricoltori, la campagna diventerà paesaggio. I bambini andranno in giro fra i frutteti, i jogger fra le aiuole con l’insalata, i ciclisti fra le piantagioni di crescioni e i cavallerizzi fra greggi di pecore.... L’innovazione consiste nell’associare il vuoto agricolo e il pieno costruito in un progetto che li unisca per sempre. La città abitabile sarà costruita, a costo dell’immaginazione creativa, sulle rovine del conformismo delle idee preconcette”.
Tutto questo è sogno, ma potrà mai diventare realtà?
Come in altre occasioni il Greem comincerà a sognare, consapevole del fatto che con l’impegno, la determinazione, il sostegno e il contributo di tutti, a volte i sogni si avverano.
Proviamo a sognare, anche questa volta “INSIEME?”
Milano, 20 settembre 2015
Presentazione al Convegno del 3 dicembre 2015